Scuola regista: quanto conta il talento per diventare bravi professionisti?

scuola regista

Una scuola regista insegna ai propri studenti le tecniche fondamentali per svolgere la professione con cognizione di causa e accuratezza. Ma è sufficiente lo studio per diventare un ottimo regista? Non esattamente. A ciò si deve affiancare sensibilità e uno spettro pressoché infinito di manifestazione delle emozioni. 

Per questo motivo è necessario frequentare una scuola per registi che sviluppi sia l’impronta didattica che una capacità naturale di espressione personale. In sostanza, stiamo parlando del talento. Quella propensione nel trasmettere la nostra essenza attraverso l’uso di immagini, parole e sensazioni. Sebbene, possiamo anche dire, che il talento non sempre si presenta in maniera chiara e identificativa. Spesso, infatti, sono necessari anni di pratica, di studio e di lavoro per sviluppare la propria voce in grado di bucare gli schermi del cinema.

Il talento non sempre è necessario per diventare un regista affermato e non è nemmeno un fattore comune. Il duro lavoro, la dedizione e la volontà di imparare sono le chiavi del successo. Se si vuole diventare un regista, bisogna lavorare sodo, essere disposti a imparare e dedicarsi alla propria carriera in modo immersivo e totale. Grazie a queste tre caratteristiche, anche il regista privo di talento può raggiungere la grandezza poiché, inconsciamente, svilupperà anche le sue doti artistiche.

Scuola regista: i punti fondamentali di crescita e formazione

Ci sono molti registi di talento che non raggiungono il successo. Uno dei motivi principali è che non si spremono fino alla fine. Commettono l’errore di pensare che, avendo un talento naturale, la continua ricerca di perfezione non sia importante. Ma ciò è sbagliato.Il talento è fondamentale ma l’esperienza, a volte, lo sorpassa. 

Possiamo prendere diversi esempi di persone che non hanno le capacità naturali dei registi di successo, ma che hanno avuto comunque i loro ‘cinque minuti di celebrità’ proprio in seno al duro lavoro. Il pugile Muhammad Ali, considerato uno dei più grandi sportivi della storia, ha detto: “L’uomo che non fa errori, non fa nulla“. Anche i registi più talentuosi commettono errori. Ma le persone che non commettono mai errori sono anche quelle che non si sporcano le mani.

La dedizione è un’altra caratteristica importante dei registi di successo. A differenza del talento, la dedizione può essere sviluppata disponendoci a fare i sacrifici necessari per raggiungere tutti gli obiettivi di una carriera cinematografica. Le difficoltà possono essere molteplici come, per esempio, passare molte ore sul set o in sala di montaggio, vivere in una città in cui non si conosce nessuno e anteporre la carriera alla famiglia. 

Tutti i registi, che abbiano o meno talento, devono avere la volontà di non smettere mai di imparare. Ma soprattutto di saper trarre vantaggio dagli errori. Serve anche una certa dose di umiltà che ci permetta di accettare i consigli di chi ha più esperienza. Talento o meno non si avrà mai successo senza considerare questi aspetti.

Come diventare un regista

Tutti i registi, che abbiano o meno talento, hanno bisogno di imparare. Per questo è necessario frequentare una scuola – come la Scuola Vancini a Ferrara – che offre un percorso di studio completo improntato nello sviluppare le conoscenze tecniche e la predisposizione ad affrontare questa particolare professione.

Senza la capacità di dedicarsi completamente al mestiere, non si possono raggiungere dei risultati soddisfacenti. Purtroppo il cinema è un settore altamente competitivo che richiede un enorme contributo di tempo, soldi ed energie. Lo studente potrebbe sentirsi disorientato e spaesato di fronte a tale richiesta, ecco perché è necessario che sia preparato ad affrontare ogni possibile situazione avversa.

Deve lavorare su tre fronti contemporaneamente: lo studio delle tecniche cinematografiche, lo sviluppo della propria personalità e la formazione interiore, che permetterà al futuro regista di attingere idee e creatività. Un percorso difficile, irto di ostacoli ma comunque stimolante poiché permette all’individuo di crescere le sue capacità di ascolto e le sue qualità intellettive.

Se vogliamo riprendere la domanda iniziale “Quanto conta il talento per diventare bravi professionisti?”, vediamo che la risposta finale non può che comprendere diversi fattori, i quali non esulano dal talento in sé. Comprendiamo quindi che il talento ha un respiro più ampio della semplice intuizione naturale perché è convogliato in altre capacità che possono essere apprese con lo studio, il lavoro e l’esperienza. E per fare, ciò ci vuole una terribile determinazione nel raggiungere gli obiettivi.

Costi e modalità di un diploma online

diploma online

Negli ultimi anni diplomarsi online è diventata una realtà sempre più diffusa, questo grazie a molteplici fattori dovuti in primo luogo alle facili modalità di accesso non solo alle lezioni in forma telematica ma anche grazie alla professionalità in continua crescita degli istituti che erogano questo servizio ed ai relativi professori che seguono impeccabilmente gli studenti iscritti.
Tuttavia prima di iniziare un percorso del genere, è necessario avere chiari i costi e le modalità di questo servizio, in primo luogo è importante scegliere un diploma online che per legge è riconosciuto dal MIUR a tutti gli effetti, in modo che possa valere effettivamente nella ricerca di un futuro lavoro o sbocco occupazionale e che quindi possa essere usato anche per aderire a concorsi pubblici.
Per quanto riguarda gli insegnamenti, questi possono essere seguiti comodamente da casa attraverso l’uso di un computer o di un semplice telefono con le video lezioni, mentre l’esame finale utile al ottenimento del diploma dovrà essere svolto in genere in presenza nella sede dell’istituto scolastico scelto.
Queste modalità molto flessibili di accesso agli insegnamenti, rappresentano sicuramente un punto di forza per chi non volendosi spostare dal proprio paese decide comunque di voler ottenere un diploma online, che si vanno ad aggiungere ad un costante e puntuale servizio di aiuto nello studio delle materie del corso scelto, inoltre attraverso queste modalità si possono recuperare gli anni scolastici persi.
Un altro aspetto fondamentale è quello relativo ai costi che si devono sostenere, che variano in base alla regione di residenza, tipologia di diploma e alla scuola online di riferimento in quanto rate e scadenze di queste ultime sono proprie e differenti in base all’istituto scelto.
In linea teorica i relativi costi per un ottenere un diploma online sono ripartiti e suddivisi in base a quanti anni si vogliono eventuale recuperare o svolgere in questo modo:

  • La sola iscrizione ad un corso online può variare generalmente da un minino di 200 euro ad un massimo di 600.
  • Il costo relativo ad un biennio di studi con esame di idoneità varia dai 1000 ai 3000 euro.
  • Il costo per un triennio scolastico va dai 3000 ai 6000 euro.

Oltre questi costi relativi alla durata di studi che si vuole intraprendere, esistono dei pacchetti dove possono essere compresi tutti gli anni scolastici ad un prezzo ridotto, modificabili in base alle richieste ed esigenze del singolo studente.
Degli esempi di tariffe per quanto riguarda queste specifiche modalità possono essere i seguenti:

  • Conseguimento del diploma e di tutti gli anni scolastici (dal 1 fino al 5) ad un prezzo medio di 4.500 e 5000 euro.
  • Recupero degli anni scolastici persi (dal 2 al 4) ad una tariffa unitaria tra i 2.500 e 3.000 euro.

E’ importante ricordare che in questi importi sono comprese anche le tasse relative allo svolgimento dell’esame di idoneità.
Riassumendo il discorso e tenendo conto di tutti questi fattori relativi ai costi, si può sostenere che in media ottenere un diploma online, comporta una spesa da un minimo di 1500 ad un massimo di 6500 euro, questo importo può in generale e in un primo momento risultare elevato, ma una delle caratteristiche principali del diploma online è quella di poter recuperare anni persi o svolgere un intero biennio o triennio in un singolo anno, una possibilità molto utile in caso di poco tempo da dedicare allo studio per motivi famigliari o di lavoro, infatti bisogna ricordare che le persone che ottengono un diploma online non sono solo appartenenti a fasce di età relativamente composte da ragazzi adolescenti, ma anche da persone più grandi che vogliono finalmente ottenere un titolo di studio regolarmente accettato.

Inglese dinamico: come diventarlo in poco tempo

Inglese dinamico

La didattica

Dai primi anni di vita si incontra questa materia, insegnanti della scuola elementare si ritrovano a far memorizzare poche semplici parole per creare una base grammaticale e lessicale che si amplierà con il livello di istruzione, scuole medie, scuole superiori e per i più appassionati ci saranno anche i corsi universitari a dare quel lessico tecnico tanto ricercato dagli ambienti lavorativi di un mondo sempre più globalizzato in cui è necessario avere uno stesso codice di comunicazione.

Ma a quanto serve fornire e far memorizzare tutte “le regole del gioco” quando non si entra mai titolari e si finisce a al massimo con il far tirare un calcio di punizione in allenamento?

La didattica scolastica, per l’inglese, concepita come è stata fino ad ora ha fallito. Si è tentato di insegnare l’inglese come se fosse una materia nozionistica al pari di altre materie come la storia e la geografica. Ma tutto ciò potrebbe cambiare.

La realtà

L’inglese dinamico è raggiungibile in un’unica via. La pratica per necessità. Diffidate dai video corsi che millantano soluzioni, libri magici, audio che vi promettono di rendervi “fluent” durante il sonno. Nella maggior parte dei casi quello promesso non sarà raggiunto minimamente e sarà dato al vostro scarso impegno la colpa dell’insuccesso. Non rari sono i casi di persone con anni e anni di studio di inglese didattico che posti di fronte alla comunicazione con un madrelingua trovano difficoltà a comprendere e esprimersi. Così come, ci sono molti ragazzi che non hanno mai studiato inglese ma che poi per un motivo lavorativo si sono trovati a lavorare in un paese anglofono imparando “sul campo” come esprimersi con risultati notevoli, magari con tutti gli errori grammaticali del caso, ma raggiungendo una capacità espressiva superiore agli studenti che sono rimasti sempre nel proprio paese di origine.

La soluzione

La soluzione c’è e necessita di tempo e in parte anche di denaro. Passare un periodo all’estero o ancora meglio seguire un corso di inglese all’estero. Se da una parte si assimileranno le basi grammaticali necessarie ma non sufficienti per avere un inglese fluente, dall’altra si metterà in pratica tutto ciò che si impara per necessità. In un periodo considerevolmente più breve rispetto ad un corso nel proprio paese si potrà iniziare a “pensare” in Inglese rendendo le capacità di espressione straordinariamente più fluente e naturale. Seguire un corso di inglese all’estero permetterà di creare rapporti di conoscenza e amicizia che potranno durare nel tempo, anche dopo il periodo all’estero, motivo in più che permetterà di rimanere allenati in maniera gratuita e naturale per tutta la vita. L’inglese passa necessariamente dalla pratica che si può ottenere solo limitatamente nel proprio paese con persone che vengono “costrette” a parlare in inglese. Molto utili, per esempio, sono le vacanze studio fatte da sempre più ragazzi in Inghilterra o in Irlanda e anche progetti europei e molte scuole si stanno muovendo in questa direzione permettendo una permanenza all’estero per seguire un corso di inglese. Ovviamente, l’Erasmus o qualsiasi altro progetto di studio universitario in un paese estero può essere un’ottima possibilità da sfruttare in questo senso. Altro fattore da tenere in considerazione è che seguire un corso di inglese in Inghilterra passando la maggior parte del tempo con studenti Italiani risulterà essere meno proficuo rispetto a seguire lo stesso corso non conoscendo nessuno e essendo così costretti ad esprimersi in lingua inglese.

La Roma Green: il Pincio, Villa Borghese e Villa Ada

La Roma Green: il Pincio, Villa Borghese e Villa Ada

Il Pincio è un famoso colle che si trova a nord del Quirinale. Sulla cima del colle si può ammirare tutto lo splendore di Roma. Villa Borghese e Villa Ada sono due dei parchi più grandi di Roma, ricchi di prati, fiori e fontane.

La Storia del Pincio

In tempi antichi, il Pincio era sede di abitazioni di persone ricche. Prima il suo nome era Collis Hortuloum. Il nome Pincio nasce dalla famiglia dei Pinci, che in quel luogo possedeva più dimore di tutti gli altri. Alle pendici del Pincio vi è sepolto Nerone, per suo volere. Nel III secolo, Aureliano fece costruire uno dei templi più sfarzosi e maestosi di allora, chiamato il Tempio del Sole. E’ proprio in questo periodo che comincia la costruzione di monumenti e maestose ville. Dal momento in cui il Pincio divenne un luogo famoso in ogni parte d’Italia, in altre città cominciarono a sorgere parchi simili a quello della città di Roma. La particolarità che accomuna questi parchi è una grande terrazza, dalla quale si può ammirare lo splendore dei luoghi. Il Pincio è ricco di monumenti. Tra i più importanti troviamo la statua di Igea scolpita nella metà dell’ 800; la Fontana di Dionisio, priva di testa, che fu rubata verso la fine degli anni ’90. Più all’interno, si può ammirare una colonna dedicata a Galileo Galilei.

Le bellezze di Villa Borghese e Villa Ada

Villa Borghese è caratterizzata da una lunga distesa di alberi. Nel parco si possono ammirare edifici tra i più importanti di Roma. Il Casale Cenci-Giustiniani, al suo interno, custodisce sculture e affreschi creati da i più importanti artisti dell’800. La Casina del Lago era un piccolo luogo di ritrovo, dove oggi si trova la caffetteria del Museo Carlo Bilotti. La Casina dell’Orologio, oggi sede di uffici comunali, nell’800 era un museo ricco di opere d’arte. Alla fine dello stesso secolo fu distrutto e tutto ciò che era al suo interno venne donato al museo del Louvre. In Villa Borghese troviamo anche dei meravigliosi giardini. In questi giardini fu costruita una enorme meridiana, arrivata intatta fino ai giorni nostri. Villa Ada è stata al centro dell’attenzione per i grandi ritrovamenti archeologici. Sono state riportate alla luce necropoli e catacombe. Villa Ada è ricca di vegetazione, per la maggior parte composta da alberi. Grazie alla sua vastità, ospita una grande quantità di animali, tra cui scoiattoli, conigli e uccelli. Addentrandoci nel parco, troviamo un albero di rara bellezza, la matasequoia, presente sul posto dagli anni ’40. D’estate, all’interno del parco, si organizzano manifestazioni e spettacoli musicali. Durante tali manifestazioni, si festeggia la natura in tutta la sua bellezza e il suo splendore. La parte più bella del parco è detta “Pratone”. Da anni vi si riuniscono giovani artisti di strada, che allietano il passaggio di turisti con le loro canzoni e la loro musica. Il parco ha dato spazio anche a concerti, tenuti dai cantanti più importanti della musica italiana. Negli ultimi anni, purtroppo, la villa è stata deturpata dai rifiuti. Oggi sono gli stessi cittadini ad organizzare la pulizia del parco, grazie all’aiuto di associazioni che tutelano l’ambiente.