La casa di carta: la nostra recensione

la casa di carta

“La casa di carta” è stata una delle serie recenti di più grande successo di pubblico. Il titolo originale è “La casa de papel”, una serie televisiva iberica ideata dal produttore, sceneggiatore e regista Alex Pina. La prima stagione della serie in Spagna è andata in onda su Antena 3 nel 2017. In Italia invece è stata trasmessa da Netflix a partire dal dicembre 2017. La quarta stagione è ormai prossima e andrà in onda a partire dal 18 gennaio 2020, per la gioia di tutti i suoi fan più accaniti.

“La casa di carta”: una serie che divide

La serie ‘La casa di carta’ racconta quella che viene considerata la più grande rapina di sempre. All’interno della zecca di Madrid otto malviventi fanno irruzione per stampare per il popolo oltre due miliardi di euro in banconote da 50. E da qui si dipana una lunga successione di vicende. Una storia che ha conquistato una parte degli amanti della serie tv, ma ha anche ottenuto pesanti critiche da chi non l’ha affatto apprezzata.

L’opinione dei fan

Da una parte ci sono i fan accaniti del Professore e della sua banda di malviventi. Su questo versante si è schierato anche il giornale francese “Le mond” che ha definito la serie come una ‘allegoria della ribellione’. Secondo questa visione la banda di rapinatori non sta commettendo un reato come un qualunque altro gruppo di criminali. Si tratterebbe di un’appropriazione dei mezzi usati di solito dal capitalismo, in barba all’alta finanza che crede di schiacciare tutti. All’interno viene citata anche la rivolta popolare del 2011 de la Puerta del Sol di Madrid. In quel frangente era nato il movimento degli Indignados, che si opponevano all’austerità economica causata dalla crisi dopo la caduta di Lehman Brothers.

“La casa di carta” è ricca di colpi di scena, di paradossi e di situazioni poco credibili, ma è questo a tenere incollate milioni di persone. Non ha una scrittura complessa o grandi interpreti di rilievo, ma è assolutamente unica nel suo genere. Strizza spesso l’occhio al cinema americano, come ai film della serie degli “Ocean’s”. Ma resta un prodotto profondamente spagnolo, basta guardare le maschere di Salvador Dalì che la banda indossa durante la rapina.

Come la pensano i detrattori

Dall’altra parte c’è invece chi proprio non ha amato le stagioni de “La casa di carta”. Per i detrattori della serie si tratta di un prodotto scritto e realizzato piuttosto male. Non solo un racconto noioso, ma addirittura una storia dove l’elemento spagnolo tocca i livelli di una telenovela. Se lo scopo è piuttosto ambizioso, cioè rapinare la banca senza in realtà farlo sul serio, il Professore pare abbia scelto male i suoi collaboratori. Si rivelano un gruppo di pasticcioni male organizzati, arrivando a dubitare anche della mente che li ha selezionati. Personaggi instabili con picchi di personalità variabili e scene organizzate in maniera poco convincente. Intrecci fra le storie dei vari personaggi che risultano non credibili, stiracchiate e poco piacevoli. Con una certa accusa di virare troppo verso la vecchia telenovela di una volta, piena di risvolti pseudo-romantici in una trama ingarbugliata.

Vikings 5 la nuova stagione

vikings 5 la nuova stagione

Vikings 5 è il quinto capitolo della serie cult canadese ideata da Michael Hirst. Ambientata nel Medioevo, nel IX secolo dopo Cristo, tra la Scandinavia e le isole britanniche, racconta le avventure dei vichinghi intenti alla conquista del mondo.

La serie Vikings che ha debuttato nel 2013, sulla rete televisiva History, ha riscosso un gran successo a livello internazionale, tanto che è in preparazione anche il sesto capitolo, come confermato nelle varie interviste dal creatore e produttore esecutivo Michael Hirst.

Intanto in Italia, la quinta stagione dopo le tv a pagamento può essere vista in chiaro su Rai 4.

Cast

Vikings 5 si compone di 20 episodi, divisi in due parti e vede confermati nel cast gli attori Katheryn Winnick (Lagertha), Gustaf Skarsgård (Floki), Clive Standen (Rollo), Alex Høgh Andersen (Ivar) e Alexander Ludwig (Bjorn). Mentre le novità della nuova stagione sono rappresentate da: Jonathan Rhys Meyers nel ruolo del vescovo Heahmund, e Edge (il cui vero nome è Adam Copeland). superstar del wrestling che interpreta Ketil Naso piatto.

Trama di Vikings 5

Nella quinta stagione di Vikings, Ivar (Alex Hogh Andersen), il più giovane dei figli del re vichingo Ragnar Lothbrok (Travis Fimmel), pieno di rabbia e con sete di vendetta, dopo la morte del padre e l’uccisione del fratello Sigurd, è sempre più deciso a espandere le conquiste dei Norreni, incitandoli attraverso la guerra a muoversi sul territorio inglese e prendendo la guida dell’Esercito di Great Heathen.

Floki, addolorato per la morte della moglie Helga, decide di cambiare vita, abbandonando il popolo vichingo, imbarcandosi su una minuscola barca e affidandosi alla voce degli dei. Bjorn e Halfdan partono per il Mediterraneo, mentre re Harald torna a Kattegat e viene fatto imprigionare dalla regina Lagertha, in quanto mandante dell’attacco fallito al regno. Propone alla regina di sposarlo ma viene rifiutato e riesce a scappare insieme ad Astrid. Dopo aver ceduto le sue terre ai Norenni, con la firma del trattato da parte di Re Ecbert, il figlio Re Aethelwulf, avvalendosi dell’aiuto dello spregiudicato Vescovo Heahmund, cerca di scappare dai pagani, ma non viene seguito dai figli Alfred e Aethelred, che non apprezzano il suo modo di agire. Intanto, Lagertha continua a regnare a Kattegat, cercando di tenere testa alle sempre più agguerrite minacce dei nemici.

Anticipazioni

Il principale evento che caratterizza il quinto capitolo della serie Vikings è la morte di Ragnar Lothbrok, presente nelle prime quattro stagioni e interpretato da Travis Fimmel. Il re viene scambiato con con re Ecbert (Linus Roache), dal re Aelle di Northumbria (Ivan Kaye) viene torturato con ferri roventi, picchiato e buttato in una fossa piena di serpenti velenosi, dove trova la morte. Proprio la brutale uccisone di Ragnar a scatenare la vendetta del figlio Ivar e la sua folle battaglia alla conquista dei suoli britannici. Ragnar Lothbrok non esce di scena dalla serie ma riappare sotto forma di sogno al figlio Ivar e a Lagertha, cambiando il loro destino. In particolare, convincerà il figlio a non uccidere Lagertha.

Le 3 migliori Serie TV del Momento

le 3 migliori serie tv del momento

Sono le giornate più fredde dell’anno. Cosa c’è di meglio, allora, che stare a casa al calduccio, spaparanzati sul divano, con la coperta sulle gambe e una bella tazza di cioccolata bollente? Sì, vero, tutto bello: ma manca pur sempre qualcosa.

Ah, giusto! Manca…Netflix! E Netflix, il più delle volte, fa rima con serie tv.

Quali sono, quindi, le tre serie tv del momento disponibili nel catalogo di Netflix? Noi ne abbiamo scelte 3 tra le ultime uscite. Si comincia con la spudorata – ma dove c’è spazio anche per la riflessione – Sex Education che vede nel cast anche la Gillian Anderson di X-Files. Si prosegue, poi, con You, la serie che fa più parlare di sé sui social in questo momento; si conclude, infine, con una serie “factual” che ci insegna ad essere tutti quanti più ordinati.

1) SEX EDUCATION

Arriva dall’Inghilterra una delle novità Netflix più interessanti di inizio 2019. Sex Education racconta la storia di Otis Miblurn, un sedicenne che vive con la madre separata in un paesino rurale dell’Inghilterra. Otis s’innamora della compagna di scuola Maeve, che inizialmente sembra non calcolarlo per niente. Le cose cambiano quando la ragazza propone a Otis di istituire un servizio di consulenze sul sesso per gli studenti della scuola sfruttando le conoscenze che il giovane ha indirettamente imparato dalla professione della madre: una terapista sessuologa.

Ancora una teen comedy con dei giovani alle prese con le loro turbe sessuali? Sì. Ma quel che differenzia Sex Education da altre serie dello stesso genere – Tredici su tutte – è il trattare temi importanti che coinvolgono gli adolescenti (bullismo, accettazione di se stessi, rapporto con i genitori) in maniera niente’affatto superficiale e scontata.

I personaggi possono apparire stereotipati – e lo sono, con il bullo che vuole fare il macho, il timido, il trio di ragazze “bitches”, ecc. – ma si salavano grazie ad una scrittura che non si ferma alla loro superficie e scava in profondità tirando fuori le caratteristiche, positive o negative che siano, di ognuno di loro.

2) YOU

Può un ragazzo apparentemente timido, con il viso pulito e i modi di fare garbati rivelarsi uno stalker psicopatico da cui stare alla larga? Sì, se ti chiami Joe e hai il volto di Penn Badgley, l’attore salito al successo con la serie Gossip Girl che interpreta il personaggio di questa serie di successo: pensate, nel suo primo mese su Netflix ha totalizzato la strabiliante cifra di 40 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo.

Che la serie andasse incontro a questo successo era chiaro fin dai primi giorni di debutto su Netflix (è online dal 26 dicembre), quando sui social molti utenti, in particolar modo donne, criticavano aspramente o difendevano il messaggio di questa serie. Chi la critica ha trovato alcune scene del tutto fuori luogo o troppo forti per una serie che si presenta come “leggera” e di semplice intrattenimento; chi l’ha difesa ha apprezzato invece come una serie tv si occupasse di temi molto importanti come lo stalking e la violenza contro le donne.

3) FACCIAMO ORDINE CON MARIE KONDO

Quante volte vi sarà capitato di comprare nuovi abiti, aprire il vostro armadio ed esclamare: “Caspita, e questi dove li metto?”. O di comprare una collana di libri e non sapere dove posizionarli nella libreria già strapiena. Se avete questi e altri problemi di (dis)ordine non vi resta che chiamare Marie Kondo.

In questa serie Netflix di otto episodi, Marie Kondo aiuta i clienti che si trovano ad un bivio nella loro vita. Desiderano eliminare il disordine che imperversa nelle loro case per trasformare la propria vita in maniera più emozionante e sorprendente.

La serie/reality, che ricorda molto quei programmi – i “factual” in onda su Real Time, è già un cult soprattutto tra il pubblico femminile che segue con attenzione mista ad un pizzico di emozione i casi in cui si trova coinvolta Marie Kondo, e che vanno da una famiglia del Michigan in procinto di trasferirsi in una casa più piccola a Los Angeles fino ad una vedova che cerca il modo di sistemare al meglio le cose del marito defunto mantenendo vivo il suo ricordo.