La didattica
Dai primi anni di vita si incontra questa materia, insegnanti della scuola elementare si ritrovano a far memorizzare poche semplici parole per creare una base grammaticale e lessicale che si amplierà con il livello di istruzione, scuole medie, scuole superiori e per i più appassionati ci saranno anche i corsi universitari a dare quel lessico tecnico tanto ricercato dagli ambienti lavorativi di un mondo sempre più globalizzato in cui è necessario avere uno stesso codice di comunicazione.
Ma a quanto serve fornire e far memorizzare tutte “le regole del gioco” quando non si entra mai titolari e si finisce a al massimo con il far tirare un calcio di punizione in allenamento?
La didattica scolastica, per l’inglese, concepita come è stata fino ad ora ha fallito. Si è tentato di insegnare l’inglese come se fosse una materia nozionistica al pari di altre materie come la storia e la geografica. Ma tutto ciò potrebbe cambiare.
La realtà
L’inglese dinamico è raggiungibile in un’unica via. La pratica per necessità. Diffidate dai video corsi che millantano soluzioni, libri magici, audio che vi promettono di rendervi “fluent” durante il sonno. Nella maggior parte dei casi quello promesso non sarà raggiunto minimamente e sarà dato al vostro scarso impegno la colpa dell’insuccesso. Non rari sono i casi di persone con anni e anni di studio di inglese didattico che posti di fronte alla comunicazione con un madrelingua trovano difficoltà a comprendere e esprimersi. Così come, ci sono molti ragazzi che non hanno mai studiato inglese ma che poi per un motivo lavorativo si sono trovati a lavorare in un paese anglofono imparando “sul campo” come esprimersi con risultati notevoli, magari con tutti gli errori grammaticali del caso, ma raggiungendo una capacità espressiva superiore agli studenti che sono rimasti sempre nel proprio paese di origine.
La soluzione
La soluzione c’è e necessita di tempo e in parte anche di denaro. Passare un periodo all’estero o ancora meglio seguire un corso di inglese all’estero. Se da una parte si assimileranno le basi grammaticali necessarie ma non sufficienti per avere un inglese fluente, dall’altra si metterà in pratica tutto ciò che si impara per necessità. In un periodo considerevolmente più breve rispetto ad un corso nel proprio paese si potrà iniziare a “pensare” in Inglese rendendo le capacità di espressione straordinariamente più fluente e naturale. Seguire un corso di inglese all’estero permetterà di creare rapporti di conoscenza e amicizia che potranno durare nel tempo, anche dopo il periodo all’estero, motivo in più che permetterà di rimanere allenati in maniera gratuita e naturale per tutta la vita. L’inglese passa necessariamente dalla pratica che si può ottenere solo limitatamente nel proprio paese con persone che vengono “costrette” a parlare in inglese. Molto utili, per esempio, sono le vacanze studio fatte da sempre più ragazzi in Inghilterra o in Irlanda e anche progetti europei e molte scuole si stanno muovendo in questa direzione permettendo una permanenza all’estero per seguire un corso di inglese. Ovviamente, l’Erasmus o qualsiasi altro progetto di studio universitario in un paese estero può essere un’ottima possibilità da sfruttare in questo senso. Altro fattore da tenere in considerazione è che seguire un corso di inglese in Inghilterra passando la maggior parte del tempo con studenti Italiani risulterà essere meno proficuo rispetto a seguire lo stesso corso non conoscendo nessuno e essendo così costretti ad esprimersi in lingua inglese.